Bruno Ciociola

Bruno Ciociola presenta....., ...I MUVRINI !

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GuRu -_-
view post Posted on 10/12/2008, 17:13




Bruno Ciociola presenta:

I MUVRINI. La meravigliosa musica degli ambasciatori della cultura còrsa nel mondo.

I Muvrini
I Muvrini hè un gruppu di cantu di Corsica. S'hè furmatu versu a fine di l'annate 1970 intornu à i dui fratelli Ghjuvan' Francescu è Alanu Bernardini . A so musica hè ricca d'una spirazione tradiziunale corsa, ch'elli tenenu in particulare di u so babbu Ghjuliu Bernardini è d'una apertura à l'influenze più muderne di a musica cuntemporanea. I so testi traducenu incù maturità a necessità di a preservazione di a diversità culturale, di l'apertura à l'altri è di a fratellanza umana.


Il nome del gruppo è un omaggio a una pecora selvatica (muflone) che vive nelle montagne della Corsica. Hanno anche duettato con diversi artisti internazionali come Sting, con cui hanno inciso Fields of Gold (Terre d'oru) e Ute Lemper con cui hanno interpretato Amsterdam di Jacques Brel. In più Tina Arena, Anggun, ( http://dailymotion.alice.it/video/x3mfxo_i...f-philade_music )

Franco Battiato, Angelo Branduardi, Sarah Brightman MC Solaar, Stephan Eicher, Jacques Dutronc , Véronique Sanson . A seguito dell’enorme successo del loro album “Curagiu” che ha fatto guadagnare al gruppo il primo Disco d’Oro nel 1995, I Muvrini hanno continuato ad effettuare un altro vasto giro. Il megaconcerto del gruppo allo stadio di Bercy a Parigi il 27 gennaio 1996 ha provocato un altro album in tensione eccellente ed alla fine di quell’anno I Muvrini sono stati invitati per effettuare il meglio della loro musica al musica-corridoio al prestigioso teatro parigino L'Olympia (il 4 dicembre 1 996). Due mesi più tardi il gruppo ha notato un altro trionfo “ai premi del Victoires de la Musique„ in cui il loro album “Curagiu„ era migliore album tradizionale votato dell'anno.

Discografia Studio

* 1979 - Ti Ringrazianu
* 1980 - Anu Da Vulta
* 1980- Canzone zitelline (Zitelli)
* 1980- Aiò (Zitelli)
* 1984 - E campà quì
* 1985 - Lacrime
* 1987 - A l'encre rouge
* 1988 - Pe l'amore di tè
* 1989 - Quorum
* 1990- In core (In cuncertu)
* 1991 - A voce rivolta
* 1993 - Noi
* 1994- Zènith 93 (In cuncertu, integrale)
* 1994- Zènith 93 ( In cuncertu, 13 canzona)
* 1995 - Curagiu (Discu d’Oru)
* 1996- Bercy 96 (In cuncertu/Discu d’Oru)
* 1998 - Leia (Discu d’Oru)
* 1998- Sò (Cumpilazione)
* 2000 - Pulifunie
* 2000 - A strada (Cumpilazione /Discu d’Oru)
* 2002 - Umani (Discu d’Oru)
* 2005 - Alma (Discu d’Oru)
* 2006- Alma giru 2006 (In cuncertu)
* 2007- Platinum Collection (3 cd/48 canzona)
* 2007 - I Muvrini et les 500 choristes


Video e DVD

* "I Muvrini Live"
* I Muvrini at Bercy '96
* Giru FR3
* Zenith '92
* Terra
* Alma 2005

* I Muvrini sito ufficiale
* Terracorsa, informazioni su I Muvrini e la Corsica


I Muvrini

Sito ufficiale

www.muvrini.com

Il gruppo, chiamato come una pecora selvatica (muflone) che vive nelle montagne della regione della Corsica, si è formato verso la fine degli anni 70. I fratelli Jean François ed Alain Bernardini, i membri fondatori e forza motrice dietro I Muvrini, si sono sviluppati in un ambiente musicale creativo. Il loro padre Ghjuliu Bernardini ha trasformato frequentemente il domicilio privato in uno studio di registrazione ed era anziano quando ha presentato ai suoi figli la musica polifonica tradizionale della loro patria. Jean François ed Alain hanno continuato a scoprire la canzone di piega e la musica del mondo, ma il loro padre è rimasta una figura importante nella loro ca rriera musicale. Effettivamente, I Muvrini hanno registrato i loro primi due 45 giri scegliendoli con papà Ghjuliu e l'album del debutto del gruppo, fu “Ti ringrazianu” (uscito nel 1979) è stato dedicato alla sua memoria. (Ghjuliu Bernardini è morto il 1977).

Sul loro secondo album, “ Anu da vultà„ (ritorneranno), I Muvrini hanno cominciato a fondere la musica tradizionale con le loro proprie composizioni, generanti uno stile immediatamente riconoscibile. Il gruppo inoltre ha disposto l'identità còrsa al centro stesso del loro suono. Effettivamente, il titolo del secondo album de I Muvrini era un riferimento aperto ai prigionieri politici còrsi famosi alla fine degli anni 70. Il gruppo ha continuato ad installare un certo numero di scuole di musica speciali puntate sull’insegnamento ai bambini còrsi circa la loro eredità musicale e culturale. I Muvrini che seguono con due album registrati con l'aiuto di questi bambini “scola aperta".



1981: “E campà qui

La grande innovazione de I Muvrini nel 1981 è venuto con l’uscita del loro album “E campà qui„ (e vivere qui). Uscito in un momento in cui le stazioni di radio locale stavano generando dappertutto nell’Isola della Bellezza, questo album ha ricevuto vasto airplay ed attratto il gruppo a seguire il largo.

I Muvrini presto hanno continuato a trasformarsi nei referenti della scena nella musica còrsa e il gruppo ha usato la loro nuova posizione per spargere un messaggio politico potente con la loro musica. I Muvrini inoltre hanno incominciato a svolgere un ruolo attivo nella vita politica locale. Questo impegno è servito anche a far aumentare la popolarità del gruppo. I concerti de I Muvrini si trasformarono in grandi eventi radunando folle immense.

Uno dei punti culminanti della carriera de I Muvrini è stato l'album “Lacrime„, (1984) su cui lo stile distintivo de I Muvrini smerigliatrice alla perfezione assoluta. A seguito del successo di questo album il gruppo ha deciso che era tempo di installare la loro propria azienda di produzione. Dopo avere superato parecchi ostacoli importanti ed avere messo una quantità di lavoro enorme, I Muvrini infine hanno generato la loro propria azienda AGFB (che avrebbe continuato a trasformarsi in etichetta indipendente principale della Corsica).

Nel frattempo, la carriera della registrazione del gruppo continua per andare da resistenza a resistenza e nel 1985 I Muvrini sono stati invitati per comparire al famoso festival di Printemps de Bourges. Inoltre hanno effettuato a Parigi al Théatre de la Ville e al Bobino. I Muvrini ora stavano cominciando a fare loro un nome per fuori della loro patria e la loro notorietà supera la Corsica, le loro polifonie continuano a rivelarsi un enorme successo lasciandosi scoprire sempre più.



1988: “Pé l'amore di tè

I Muvrini hanno registrato il loro album seguente a Parigi. Uscito nel 1988, “Pé l'amore di té„ dimostrando enorme riuscita. L'album seguente “Quorum„ de I Muvrini è stato registrato a Toulouse nel 1989. Dedicato ai fans che li stavano seguendo leali per i dieci anni scorsi, anche questo album è risultato essere un grande successo.

Dopo che registrando il loro primo album in tensione, “nel centro„, nel 1990, I Muvrini hanno esteso i loro orizzonti musicali. L'album seguente del gruppo “a voce rivolta„ ha fatto partire il loro suono tradizionale che ha integrato un'intera nuova gamma delle influenze musicali. I Muvrini hanno continuato ad organizzare una serie di concerti in Italia attraverso la loro propria azienda di produzione, effettuando concerti anche a Napoli e Firenze nell'aprile 1992. Il gruppo allora si esibiva anche a Le Zénith, una delle sedi superiori di concerto a Parigi.

I Muvrini stavano cominciando a dimostrare grande popolarità con altri musicisti come erano con il grande pubblico. Dopo l'entrata in studio di registrazione con la stella francese Jacques Dutronc che ha partecipato al loro album 1990, il gruppo ha continuato a lavorare nel 1992 con il ben noto cantante francese. Tre anni più tardi I Muvrini sono presenti con Véronique Sanson al festival di musica di Francofolies a La Rochelle.

Dopo all'etichetta dell'isola, I Muvrini sono andati nuovamente dentro lo studio nel 1993 per registrare il loro dodicesimo album “Noi„. Uscito nel luglio di quell'anno, questo nuovo album ha caratterizzato dodici composizioni originali tradizionali canzoni del “filone„. L'isola ha preso la carica della distribuzione del nuovo album de I Muvrini universalmente, ma il gruppo ha insistito sulla conservazione del controllo completo del loro album in Corsica.

L'estate del 93 era votata vivere i concerti. I Muvrini hanno intrapreso un giro gigantesco della Corsica, attraendo la folla di 80.000 persone. (cioè un terzo degli abitanti dell'isola!) I Muvrini allora hanno viaggiato a Parigi per effettuare due concerti eccezionali a Le Zénith. (da qui l’album dal vivo intitolato “Au Zénith di Muvrini).

1995: “Curagiu„

Il 1995 e 1996 erano da dimostrare gli anni di trionfo per I Muvrini. A seguito del successo enorme del loro album “Curagiu, che ha fatto guadagnare al gruppo un Disco d'Oro nel 1995, I Muvrini hanno continuato ad effettuare un altro vasto giro. Il megaconcerto del gruppo allo stadio di Bercy a Parigi il 27 gennaio 1996 ha fatto nascere un altro album in tensione eccellente e alla fine di quell'anno I Muvrini sono stati invitati per effettuare al mitico e prestigioso L'Olympia (il 4 dicembre 1996). Trascorsi due mesi il gruppo ha ricevuto un altro trionfo “ai premi del Victoires de la Musique„ in cui il loro album “Curagiu„ era migliore album tradizionale votato dell'anno.

Dopo il passaggio alla nuova etichetta (EMI), I Muvrini sono ritornati in studio di registrazione per avviare il lavoro sul nuovo album (il loro tredicesimo fin qui! Uscito nel maggio 1999) “Leia (Legàmi) è stato registrato fra gli studi di Parigi e Londra. Il gruppo certamente ha approfittato del loro soggiorno a Londra dove ha registrato in duetto anglo-còrso con la superstar Sting il suo colpo famoso “campi d’oro„ Fields of Gold by I Muvrini & Sting . A seguito dell’uscita di “Leia, I Muvrini hanno portato la casa giù allo stadio di Bercy a Parigi (il 5 e il 6 giugno), prima di intraprendere il loro giro rituale d’estate in Corsica.

Giri di concerto



Ancora in su durante l'anno 2000, registrando il duetto “Terre d’Oru„ che ha caratterizzato sul loro album di raccolta “a strada„ il cd, una specie di selezione di brani presi dai 13 degli album del gruppo, ha compreso una interpretazione còrsa innovatrice di Jacques Brel “Amsterdam„ classica.

Fra il 1999 e il 2001 il gruppo ha intrapreso un programma intenso di tournèe. I punti culminanti di questo giro esteso hanno compreso una partecipazione al Festival della Stazione Termale nel luglio 99 e in una serie di prestazioni nella partecipazione dei concerti di Parigi quali Olympia e Le Zénith (il 23 giugno '99) e lo stadio di Bercy (il 14 dicembre 2000). I Muvrini inoltre hanno partecipato ad un certo numero di eventi culturali còrsi speciali (quale la messa polifonica tenuta nella chiesa des Minimes e nella chiesa di St Jean et Stéphane a Bruxelles il 23 gennaio 2000).





I Muvrini

Il gruppo ha continuato ad effettuare un giro con 8 date in America del Nord nel luglio 2001. Ritornano in Francia per effettuare una serie di festival di musica d’estate prima del loro giro rituale di Corsica in agosto.

Prima di intraprendere la tournée in Germania nell’autunno del 2001, I Muvrini hanno effettuato un concerto speciale nella chiesa americana a Parigi (il 13 settembre) per rendere omaggio alle vittime dei recenti attacchi terroristici in USA. Il suo pubblico aveva sperato di trovare il nuovo album del gruppo in depositi record in autunno del 2001, ma il programma intenso de I Muvrini ha fatto ritardare la registrazione di “Umani„. Ora l’uscita di quest’album è prevista per il 20 agosto 2002.

Il 19 maggio 2002 I Muvrini sono stati coinvolti in un altro concerto speciale quello del festival di musica di Poupet in Vendée.



2002: “Umani„

Dopo la partecipazione a Nizza al festival del jazz in luglio e mentre viaggiavano intorno alla Corsica per il loro giro abituale di agosto, la casa editrice EMI il 20 agosto esce con un nuovo album intitolato “Umani. L'album, che era stato preceduto da singolo “Jalalabad„, ha integrato un'intera gamma delle influenze musicali straniere. Riferendosi agli stati di vita delle donne afgane, l'album ha caratterizzato la collaborazione di molti artisti dagli ambiti di provenienza molto vari, quale il rapper francese MC Solaar, o il cantante svizzero Stephan Eicher “Un sognu pè campà„. Josefina Fernandes ha collaborato in “Vogliu - una pista che ha presentato una miscela molto interessante della voce Catalana e chitarra e polifonia còrsa. In Aspettami, la voce e il sentimento di un operaio italiano Bruno Ciociola che ci parla dell’allontanamento faccia a faccia delle sue radici. Il pittore Catalano Antoni Tapies (l’ultimo Picasso vivente) ha offerto alla copertina una pittura originale per servire da sfondo l'album. Insieme all’uscita dell'album, il libro “Umani di Jean-François Bernardini.

Pubblicato da Les Editions du Seuil, che oltre ai testi delle canzoni di quest’album raccoglie le poesie, le liriche e le riflessioni sull'isola còrsa. I Muvrini hanno continuato a vincere. Arrivati primi al premio “Vittoria della Musica„ nella categoria di musica del mondo per Umani nel 2003. Il 9 e il 10 maggio di quello stesso anno, I Muvrini sono stati presenti con il loro concerto a Le Zénith di Parigi.

Malgrado il loro successo sempre più grande il gruppo rimane sempre impegnato come non mai nella lotta per l’indipendenza còrsa. E Jean François Bernardini ha usato la sua fama e i suoi mezzi per parlare in parecchie occasioni. Nel maggio 2003, ha pubblicato “una lettera aperta alla signora Erignac (la vedova del prefetto còrso, assassinato nel 1998) in cui ha analizzato pubblicamente i motivi dietro la violenza sull'isola che, secondo lui, era il risultato degli anni di condizione continua di minoranza della Corsica e di ingiustizia. La lettera ha scintillato la polemica principale e Jean François Bernardini tentato per giustificare i suoi punti di vista ha pubblicato “il carnet di Sarah„, una collezione di testi letterari puntati riscattando l'immagine della Corsica sul continente francese.

2005: “Alma„



Il 2005 ha contrassegnato l'anno di ritorno de I Muvrini con la registrazione di “Alma„, (Anima) un nuovo album su cui il gruppo ha continuato ad aprirsi fino al resto del mondo. Registrato negli studi di Johannesburg ed il loro villaggio còrso natale di Tagliu Isulacciu, “Alma„ ha trovato le forze unite di Alain e di Jean-François Bernardini con César Anot, un talento della Costa D’Avorio. I polifonici còrsi de I Muvrini inoltre si sono agganciati in un dialogo interculturale con i cori zulù tradizionali del Sudafrica, che hanno aderito al gruppo durante il loro giro 2005-2006. Questo giro ha com preso un'esposizione importante nello stadio a Palais Omnisport di Bercy il 9 dicembre 2005.

Nell'ottobre 2006, un doppio cd di Jean-François gli estratti della lettura dal suo “carnet di Sarah„. Il seguente mese il lancio di un cd/dvd de I Muvrini in concerto a Le Forest National, a Bruxelles, il 10 dicembre 2005.





2007: “i muvrini et les 500 choristes,,



Album evento di fine anno. I Muvrini e i 500 coristi. Il titolo del loro album recentemente uscito nelle vasche sfida e suscita la curiosit à. È vero che li attendono di solito con una certa impazienza i nuovi album del gruppo I Muvrini, ma quest'ultimo ha un accroche particolare. Busta colorata, suggestive a desiderio, e questo titolo che ne è realmente uno. Allora? Il passo segue il suo corso. Si apre. Si ascolta. Si scopre. Il migliore è bene dentro. È partito per il concatenamento di quattordici titoli, non qualsiasi nuovo certamente, ma il loro adattamento o le notizie musicali, ne fanno pezzi d’arte, con questo “touch Corsica„ che I Muvrini ha l'arte di affiggere, in modo quasi impercettibile e tuttavia così tanto costruttivo… da 30 anni.



Tina Arena, Anggun, Sarah Brightman


Lo stesso cammino culturale, mai deviato. Lo stesso cuore, mai denunciato. La Corsica nel suo essere più intimo, cantata su e molto. Sempre più su del resto, quando Tina Arena spinge la voce, e li trascina in un'altra dimensione. Un brivido. La cantante Anggun prende il relè su un adattamento della canzone di Bruce Springsteen. Una simbolica forza. Un'emozione. Chi raggiunge il suo parossismo alle prime note della ripresa “di tu Quieres volver„ che prende avvio con la sublime voce del soprano Sarah Brightman e la partecipazione del London Symphony Orchestra. Un volo. E i suoi 500 coristi affidati alla direzione di Jacky Lockx che offrono i loro cuori. Entusiasmo.

Riunioni, scambi e colpi di cuore
Tutto in quest'album è tessuto di riunioni, di scambi, di colpi di cuore, di confessioni. Il bordo corso investiti di nuovi territori. Si fonda su altre divisioni. Si armonizza con altre voci. Di quelle che non truffano. Scelte deliberate per interpretazioni ricche di cultura. Un'alchemia perfetta. Con questo nuovo album Muvrini di Jean-François e Alain Bernardini è bene nella continuità del loro impegno. Ascoltate queste voci… esse aprono soltanto le prospettive di un domani portato come un sogno diventato realtà. Jean-François Bernardini affiderà: “L'essenziale di questa storia, sono tra. Chi dà la forza di inventare il legame. Quello che fa che occorre vivere qualcosa ed a dividere. La Corsica è così generatrice di ciò„. Con questo nuovo album si riflette il dibattito dell'emancipazione della cultura. Una visione nuova per riassicurarsi, come lo cantano I Muvrini: “ ;U sognu hà da campà….„





Nel corso della loro riuscita carriera, ora misurata quasi 20 anni, I Muvrini hanno esportato la musica còrsa verso il resto del mondo, mettendo la loro lingua e cultura saldamente sul programma. I suoni polifonici tradizionali di fusione con le loro proprie composizioni originali e liriche commesse, I Muvrini continuano a diffondere il loro messaggio di fratellanza còrsa intorno al mondo.



Bruno Ciociola

Dicembre 2008


Edited by GuRu -_- - 15/12/2008, 20:11
 
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Bruno's
view post Posted on 12/12/2008, 11:42




Da un'opinione di tata_74 su Umani - I Muvrini (scritta il 6 Giugno 2008)


La valutazione di questo Gruppo:

Qualità dei testi ottima

Qualità della musica ottima

Voce artista ottima

Originalità ottima

Design del disco buono


Vantaggi: Un mondo di musica da scoprire .
Svantaggi: Poco conosciuti in Italia . . .

Lo consiglieresti ai tuoi amici? Sì

Opinione completa ________________________________________
Il mio profondo legame con la Corsica mi ha spinto a sapere tutto su quest'isola , a partire dalla lingua Corsa, passando per la cucina tipica, le tradizioni culturali e religiose e la musica. Quest'ultima ritengo sia lo strumento migliore per raccontare tutto ciò che c'è da sapere su una terra e su un popolo, inoltre la mia curiosità sulla musica Corsa era davvero forte, cercavo una somiglianza con la nostra musica, somiglianza presente in alcune melodie. La musica Corsa e quella Sarda hanno molto in comune, non per quanto riguarda la musicalità, che per me è molto diversa ma per quanto riguarda la storia, i testi il forte legame con la terra e le persone.
Ormai da parecchi anni apprezzo tantissimo la musica de I Muvrini, gruppo musicale còrso per eccellenza.
Li ho conosciuti per caso, incuriosita dai cartelloni che reclamizzavano i loro concerti a Porto Vecchio e Ajaccio. Appena tornata a casa li abbiamo cercati su internet, non sapevo neppure il nome del cantante, ma mi sono immediatamente innamorata della sua calda voce, una voce così calda che mi ha colpito tantissimo, una voce così calda che è degna di rappresentare in maniera eccelsa il suo popolo e la sua musica.
Ora chiaramente so tutto sul gruppo e conosco la maggior parte delle loro canzoni a memoria, mi fanno compagnia in macchina durante i miei viaggi.. Il còrso a me piace tantissimo e in più sono anche un po' avvantaggiata dal fatto che rassomiglia all'italiano.

QUALCHE NOTIZIA E QUALCHE CURIOSITA':
La maggior parte delle persone che leggeranno questa opinione sicuramente non sa di chi sto parlando, I Muvrini in Italia non sono conosciuti, ma sono famosi nel resto d'Europa, come in Francia, Belgio, Olanda, Germania ecc…
Non si tratta di un semplice gruppo locale, la musica de I Muvrini è andata ben oltre i confini della Corsica portandoli a cantare addirittura con Sting. Si Sting, avete capito bene proprio lui!! Un cantante del livello di Sting non penso che si presti a cantare con il primo che passa…. Insieme hanno rifatto la canzone Fields of Gold che in còrso è Terre d'Oru, presentata in una versione eccezionale
Simpaticissima la scelta del nome del gruppo, che significa piccoli mufloni….
Il gruppo è formato da due fratelli, Jean-François e Alan Bernardini.
Jean-François o più correttamente Gian-Francescu è un poeta, come mi ha detto un amico còrso, è l'autore dei testi, intrisi di voglia di libertà e indipendentismo, binomio che rispecchia fedelmente la realtà corsa. Ma questo poeta non si accontenta di usare la sua lingua madre, ha un'anima mediterranea, perciò nelle sue canzoni si passa da strofe in corso al francese, arabo, spagnolo, italiano… Una cosa che mi ha colpito tantissimo è anche il fatto che, nonostante la fama, sono capaci di cantare a Parigi e Bruxelles davanti a cinquantamila persone e, qualche giorno dopo, tornare nella loro isola e cantare ogni sera davanti a poche centinaia di persone in piccoli paesini di montagna! Ho visto che quest'estate faranno una tournée proprio nella loro isola e non me li perderò di certo per nessuna ragione al mondo!
Tempo fa ho deciso di acquistare come primo album "Umani", poiché mi ha colpito davvero tanto e perché secondo me si tratta di un vero e proprio capolavoro, una sferzata di energia, un connubio perfetto tra lingua francese, corsa , bretone, occitana,catalana , basca, spagnola e italiana. Un effetto davvero sconvolgente. Le canzoni di questo album si distinguono per la loro originalità e per la loro facile orecchiabilità, rimangono facilmente impresse e si lasciano cantare con estrema facilità anche se si sentono una sola volta.

L'ALBUM UMANI
L'album "Umani" è del 2002 e contiene tredici canzoni, che toccano svariati temi, ancora non conosco perfettamente il significato di tutte le canzoni, ma solo delle principali, ma sto facendo del mio meglio per imparare:-)
L'album si apre con la canzone "ASPETTAMI".
Il titolo non ha bisogno di essere tradotto.
Aspettami si apre con una introduzione parlata in Italiano per poi proseguire in còrso . La canzone tocca un argomento abbastanza comune tra gli abitanti delle isole. Siamo di fronte al triste scenario di un uomo che deve lasciare la sua terra amata, deve partire per orizzonti lontani, siamo di fronte ad un uomo che canta la sua terra, i suoi colori, i suoi sapori, i suoi profumi. Siamo di fronte ad un uomo malato di nostalgia che sogna il momento in cui riabbraccerà la sua isola amata. Questa canzone mi piace particolarmente, soprattutto l’inizio, il cantante riesce seppur con parole cariche di tristezza e nostalgia a trasmettere forti emozioni. In questa canzone spicca in una maniera incredibile la calda voce del cantante che si fonde in un unisono con la musica di sottofondo. Qui si può sentire la tradizionale musica còrsa, rivisitata e unita a moderne musicalità, senza però dimenticare il caratteristico ed antico canto, chiamato, in Sardegna, "a sa corsicana", presente anche nelle canzoni sarde-galluresi.
 
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Bruno's
view post Posted on 12/12/2008, 12:20




Video Terre d'Oru.
I Muvrini e Sting e tra questi Letizia Casta, Maria Grazia Cucinotta, Raoul Bova.




I Muvrini & Anggun - Streets of Philadelphia.

https://www.youtube.com/watch?v=sOsO8KW603k


La Morte di Francesco I muvrini & Branduardi



Edited by Bruno's - 5/1/2009, 12:47
 
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Bruno's
view post Posted on 14/12/2008, 14:39




Da un articolo scritto dall'indimenticabile e sempre presente Carmine Palatucci.


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Edited by Bruno's - 14/12/2008, 15:21
 
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Bruno's
view post Posted on 14/12/2008, 15:49




Da "Altirpinia" una bellissima testimonianza di Vania Palmieri.

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TI VEDO E TI SENTO

TI VEDO AL MATTINO QUANDO SPUNTA L’AURORA
TI VEDO ALLA SERA
NELLA VOLTA CELESTE PUNTEGGIATA DI STELLE,
TI VEDO NELLE ALTE CIME DEI MONTI,
NELLE IMMENSE VALLI, NEL MARE INFINITO,
NEL GUIZZO DEL LAMPO.
TI SENTO NEL FRAGORE DEL TUONO
NEL SOFFIO DEL VENTO.
TI VEDO NEL PIANTO DI UN BIMBO
NEL SORRISO DI CHI AMO,
NELLE RUGHE DI CARI VECCHI EMIGRANTI.
TI SENTO CON ME SE SON PIENO DI GIOIA
TI SENTO CON ME SE IL DOLOR MI TORMENTA
TI SENTO VICINO NEL BENE
NEL MALE TI SENTO LONTANO.
TI VEDO IN ME CHE SOFFRENDO TI CHIAMO,
TI VEDO NEL FUOCO DEL SOLE
NEL CANDIDO RAGGIO LUNARE.
MA SOPRATTUTTO TI SENTO NEL PROFONDO DEL CUORE.
OH CORSICA COME MERITO DI SENTIRTI,
OH CORSICA COME MERITO DI VEDERTI.

Bruno Ciociola







Ancora una bellissima canzone da ascoltare ad occhi chiusi; buon ascolto.

I Muvrini: Amori



Ancora un articolo. Questa volta dal quotidiano "IL MATTINO"



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Edited by Bruno's - 14/1/2009, 23:21
 
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Bruno's
view post Posted on 14/12/2008, 16:49




Un grande grazie a Vania Palmieri per questo toccante articolo.


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Edited by Bruno's - 19/12/2008, 21:38
 
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Bruno's
view post Posted on 14/12/2008, 18:16







Finalmente il reportage andato in onda in Francia sul canale di France 3 Corse nel dicembre 2003.
France 3 Corse l'ha riproposto quest'anno via satellite sul loro canale "Via Stella".
Io e la mia famiglia non ci stancheremo mai di ringraziare questa fantastica troup composta da: Michèle Don Ignazi (regista), Christophe Gineste (aiuto regia), Françis Brasseur (riprese video), Christophe Mac Daniel (tecnico del suono), Salvatore Burgo (montaggio video), con i quali siamo diventati e rimasti buoni amici: Grande professionalità per l'eccezionale lavoro svolto.
... e a I Muvrini per questo onore.















Seconda parte:




Terza parte:



Quarta parte:





Quinta parte:



Sesta ed ultima parte:



Intervista a Jean-François Bernardini: traduzione in italiano.

Prima parte :

-Una sera è sbarcato qui al concerto del Casone, c’è stato qualcuno che mi ha fatto passare un testo in italiano, ho letto il testo, era firmato Bruno Ciociola, ho chiesto di chiamarlo e gli ho detto:- Lo puoi leggere?- E ha letto così il testo. –Se vuoi lo puoi leggere sul palcoscenico. -
La sera alla fine del concerto è salito sulla scena e ha letto quel bellissimo testo in un modo magnifico – Oh Corsica come ti merito-. Un testo molto bello, toccando tutto il pubblico presente e tutti noi e credo all’occorrenza che è una bella storia perché all’inizio uno sconosciuto ci fa allo stesso momento guidare dalla sua sensibilità e con la sua sensibilità sentire dietro a una parola, dietro a una lettera, dietro a un nome, qualcosa di spesso e di forte e siamo sicuri che con Bruno Ciociola non abbiamo di certo sbagliato-.


Seconda parte:

-Quello che mi ha molto toccato è questo suo contrasto, quell’universo poetico in cui vive, lo si vede, è qualcuno che vive con le parole, con delle cose fragili, molto sensibile e nello stesso tempo lavora in una fonderia.
Una volta mi raccontò che quando si lavora in fonderia, le medaglie che si ottengono sono le bruciature sulla pelle e questo mi ha molto toccato, perché ho trovato in un tempo in questo lavoro così duro, in questa violenza, in quella difficoltà, si traslocano degli spazi di poesie, di bellezze, d’amore e forse ed è per questo che vive la sua relazione con la Corsica e il suo ambiente familiare. E’ molto molto toccante la sua storia e a mio parere molto molto bella-.


Terza parte:

-Abbiamo visto Bruno a tutti i nostri concerti, abbiamo continuato a corrisponderci, abbiamo continuato ad avere contatti, mi ha mandato altri testi e poi un bel giorno mi ha spedito questo bel testo “ Aspettami ” e ho trovato molto bello anche questo. Era il momento in cui stavo preparando l’ultimo album, mi ha lasciato trascinare verso una canzone e mi sono detto, mi ispirerà qualcosa, ho io stesso scritto su questo tema qua. Ci siamo sentiti per telefono:- Sai cosa sarebbe bene, che troveresti uno studio vicino casa tua e che ci andresti per poter registrare con la tua voce il testo-. Sicuramente era intimidito, era la prima volta che entrava in uno studio di registrazione. Lui ha trovato lo studio nelle sue vicinanze. Ancora una volta ci siamo ridetti il testo per telefono, gli dicevo il modo in cui interpretarlo. -Dolce con l’emozione che tu hai nella voce. E la storia si è costruita così-.


Quarta parte:

-Quello che ci ha guidato in lui è per prima cosa la sua sensibilità, la sua forza.
Un giorno il suo cuore si è fermato qui e qui è rimasto, ama questa terra come la sua pelle e dunque è una lezione universale è qualcosa che va nei due sensi. Il fatto che sia su questo album, il fatto che qualche parola in italiano iniziano questo album è un segno, un inno al Mediterraneo. E si è fatto giustamente per l’incontro, per l’umano, per qualcuno che un giorno viene, si intrufola dietro una scena, e dice: –Fa passare questa lettera- è anche questo lo stato d’animo in cui si fa la musica, quando proteggi dei momenti così e quando li sai accogliere e bene che siamo ancora viventi.
Quanto alla Corsica, penso finchè a una terra sarà ispirato tanto amore da qualcuno che non lo è, che non è di qui è bene il segno che questa terra è ancora vivente-.

Quinta parte:

-In questo tipo, ho del male a immaginare quello che sente in fondo a lui, ma sono certo che è di una profondità estrema, perché vedo le lettere che mi scrive, i testi che lui scrive, la fedeltà che mette nel suo comportamento. E’ la musica che fa l’unione, che non si ferma alle frontiere, che sposa le lingue, che sposa al di la delle lingue, che trova che il linguaggio umano è profondamente quello che sposa tutto questo-.



 
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Bruno's
view post Posted on 15/12/2008, 18:14




Canzone contro la guerra.
Sempre da "Umani", quasi...l'essenza stessa del cantare de I Muvrini: la speranza e la pace da seminare, espressa in tutte le lingue oppresse ma senza rifiutare neppure la lingua dell'oppressore. Il titolo in francese è "Je sème et je m'en vais" ( Seminare e andare), il resto della canzone è in francese, in còrso, in bretone e in occitano.








Io ed Anna.
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Bruno's
view post Posted on 16/12/2008, 12:50




Anna.
Quando si è innamorati si fanno solo cose belle. Bruno.

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Edited by Bruno's - 18/12/2008, 12:41
 
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Bruno's
view post Posted on 16/12/2008, 13:20




Corsica.
Andrea in riviera in una delle mille "gorges" del fiume Gravona.

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I MUVRINI concerto Forest National (Bruxelles) 10 dicembre 2005:
Jean-François Bernardini: voce, chitarra
Alain Bernardini: voce
César Anot: basso, voce
Françis Arnaud: batteria
Laurence Depuis: Violino
Achim Meier: piano, pianola
Patrick Manouguian: chitarra, cetera
Loic Taillebrest: cornamusa, flauto
Fay Kekama, voce
Stéphan Mangiantini: voce
Bongani Masuku: voce
Martin Vadella: voce
Charles Rutili: voce
Philippe Rutili: voce


Edited by Bruno's - 30/12/2008, 15:41
 
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Bruno's
view post Posted on 16/12/2008, 14:31




I Muvrini a New York al Carnégie Hall il 22 novrembre 2008.
Il loro "giru mundiale" ha toccato anche Waschington e il Canada con tappe a Montrèal e Quèbèc City.




 
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Bruno's
view post Posted on 16/12/2008, 17:36




... e sempre dagli States.... U nostru sognu hà da campà.

Your new album kicks off with Aspettami, a song in Italian. Why did you decide to go for such an unexpected opening?
The first words on the album are spoken in Italian by this Italian guy who's totally anonymous in terms of the music world but who's got this absolutely extraordinary sensibility we all admire...
Bruno Ciociola works in a foundry and he's one of the people who come over to see us from time to time. He loves Corsica as a sort of 'adopted' homeland but the depth of his passion is really quite extraordinary. And I think there's a lesson in there for us all really – a lesson about how you can love the land you adopt and that adopts you in return. So that's the reason we chose to begin the album like that really because it immediately situates us right in the heart of the Mediterranean.
Besides, I like the idea of having a bit of Italian take people by surprise like that. And it seems even more fitting that the album should kick off with a foreign language as this is really an album about opening doors and playing with frontiers – and maybe that should take people by surprise and shake things up a bit. Aspettami (Wait for Me) is a song that revolves around the idea of a port as a place of chance which becomes a place you become attached to forever. When you sing about a port it automatically conjures up the image of lovers and families separating while others arrive back from their long sea journeys. The port is a place charged with memory, a place where there's always someone hanging about staring out at the sea. And in a way the port is a poignant symbol of Corsica too – after all, what's Corsica but a bit of land and a boat? Aspettami was our way of situating Corsica where it belongs, that's to say right in the heart of the Mediterranean, our way of tapping into its Latin identity. And on another level Aspettami is a very beautiful song about exile, departure and return.

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(Pagina originale) http://www.rfimusique.com/musiquefr/articl...ticle_12996.asp


Edited by Bruno's - 18/12/2008, 12:51
 
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Bruno's
view post Posted on 16/12/2008, 18:02




Da "Platinum Collection" (2007, 3 cd), gustatevi "Sarà".

 
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Bruno's
view post Posted on 17/12/2008, 12:29




L'amico Carmine intervistato nel reportage "Aspettami" e presente con la sua musica.
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La sua pittura. Due quadri in omaggio a I Muvrini.

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U nostru tempu in Corsica hè libaru
u nostru tempu in Corsica hè libaratu.

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Ancora una significativa pittura "Aspettami Corsica", questa volta dall'autore Bernardini.
Aspettami si dice alla donna amata quando si parte per un lungo viaggio.
Bruno lo dice alla Corsica che lo aspetta per continuare in un abbraccio l'infinito dialogo d'amore. (Vania Palmieri)

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"Aspettami".
 
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66 replies since 10/12/2008, 17:13   2784 views
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