Bruno Ciociola

Bruno Ciociola presenta....., ...I MUVRINI !

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Bruno's
view post Posted on 17/12/2008, 13:14




Nana Mouskouri & I Muvrini. "La ballade de Sacco et Vanzetti".

http://dailymotion.alice.it/video/xyp33_na...-ballade_events

Edited by Bruno's - 19/12/2008, 21:49
 
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Bruno's
view post Posted on 18/12/2008, 12:28




Intervista a Jean-François Bernardini: . . . "Aspettami".
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Aspettami” ci parla dell’allontanamento faccia a faccia delle sue radici. Il ritornello è in “Aspettami” uno di quelli. E’ parola d’amore che rassomiglia molto a una parola di un bambino dipinta di angoscia… Parlare delle sue radici come si parla di una madre… Questa canzone è basata su un testo scritto da un operaio italiano, Bruno Ciociola, che ci ha donato questo testo che ha dedicato alla Corsica, che è per lui un’altra terra, un’altra madre. Prova che questo amore non ha confini: si può amare molto forte una terra che è una terra di adozione, sulla quale un giorno il vostro cuore si posa. I muvrini non hanno fatto che raccogliere questo sentimento. Vogliamo mostrare che questo amore è possibile in tutti i sensi, che non è un legame esclusivo. Per di più questo legame è sacro.

(pagina originale): http://www.picardieweb.com/article-picardi...s-mains-273.htm
 
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Bruno's
view post Posted on 18/12/2008, 13:00




I Muvrini "Dì".
Dì. Dì, dì. O Corsica dì. Hè ora digià...? Dì, dì, dì hè ora d'anda'....
 
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Bruno's
view post Posted on 18/12/2008, 13:16




A chi non'è venuto.
A chi stà in esilio.
I Muvrini al concerto Stade de France Paris "Un so micca venuti".
 
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Bruno's
view post Posted on 18/12/2008, 17:59




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Andrea. Porto di Bastia.
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Edited by Bruno's - 19/12/2008, 20:49
 
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Bruno's
view post Posted on 18/12/2008, 18:27




La storia de I Muvrini, è la storia di una passione, quella di una lingua, di una musica materna ricevuta in eredità, di una terra dove i suoi uomini e le loro canzoni non si dimenticano mai.
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Degli uomini sono venuti, non quelli qualunque, degli umani, dei veri, pieni di gentilezza, di generosità e di cuore. Delle persone che hanno saputo guardare la loro autenticità la loro semplicità nella jungla del successo dove tanti altri si perdono. Abbiamo accolto degli esseri toccanti, riempiti di ricchezza interiore, di vita e tenerezza. Di quelli che fanno la vita bella, di quelli che tendono la mano per seminare la speranza nel mondo da unire, di fraternità e d’amore quello che sognamo tutti. Un mondo dove ognuno vive nel rispetto dell’altro, delle sue radici, delle sue differenze, delle sue sensibilità.
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Oggi I MUVRINI incarnano con forza e talento la risorgiva di un corrente profondo che unisce universalismo generoso e amore proprio della sua propria terra. La notorietà e l’impegno per questo gruppo, vittoria della Musica, ha preso una dimensione che li ha fatti condurre a fare rimbombare e vibrare delle famose sale come lo Zènith, l’Olympia e anche Bercy. Il successo li chiama ai quattro angoli del mondo, per trasmettere con passione la loro cultura e il loro messaggio e dividere la loro identità e questa tolleranza che ha contato. Ma, se la riconoscenza della loro arte ha passato le frontiere della Corsica, la loro integrità e la loro semplicità sono restate, rimaste le stesse.

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Bruno's
view post Posted on 18/12/2008, 18:52




I MUVRINI: "Umani".

Un nuovo album, un nuovo libro di Jean-François Bernardini, una scena preparata per un nuovo
spettaccolo, I Muvrini ci tornano più forti che mai. In questi lunghi mesi di lavoro dove hanno viaggiato verso altri orizzonti, la Polonia, gli Stati Uniti, la Romania, l’Inghilterra, il Marocco...il gruppo ci torna con nella voce la raccolta di nuove emozioni, nel legame che li unisce alla Corsica che cantano, un legame che li unisce a tutte le terre del mondo.

In Umani, c’è una sublime opera del pittore catalano Antoni Tapiès che sarà l’emblema di questo nuovo viaggio; Jalàlàbàd è già diventata la prima e bella sorpresa di un’altra pagina de I Muvrini che in questo omaggio alle donne blu dell’Afganistan confermano ancora questa tonalità di radicamento e d’apertura alla quale essi rimangono profondamente fedeli.

L’itinerario de I Muvrini va ormai a solcare, come sempre con lo stesso entusiasmo, la stessa forza, la stessa veemenza delle parole e delle emozioni giuste, numeri di città, di villaggi, di paesi vicini o lontani per celebrare la più bella delle opere, la lingua e la cultura di un popolo, la lingua e la cultura di ogni popolo.

E’ a questo titolo che Umani canta un pò l’anima del mondo.
E’ a questo titolo che Umani è ancora più còrso.

Una nuova volta, nel lungo Giro Umani, I Muvrini non avranno soltanto sognato un tempo, un luogo per incontrarsi, ascoltarsi; inventano e inventeranno ancora questa forza che ci riunisce, questa forza che mette i nostri cuori e le nostre coscienze in veglia: la forza di un popolo che canta.

Ornato di una sublime opera del pittore catalano, Antoni Tapiès in “Umani”, loro nuovo album, I Muvrini partono per un nuovo viaggio.

In apertura, “Aspettami”, la voce e il cuore di un amico, Bruno Ciociola, operaio in una fonderia in Italia, ricorda che in quest’altra dolorosa partenza e con la speranza di un presto ritorno, (e se nel caldo soffocante, un battello all’orizzonte scompare, tu Aspettami. Aspettami quando tutti gli altri sono stanchi di aspettarmi) si farà con i profumi e i suoni della Corsica, del Mediterraneo. Una partenza verso molteplici orizzonti, come prima tappa di questo percorso umanista (come “Umani”), “Jalàlàbàd” (piove su Jalàlàbàd/la libertà è donna) e il primo incontro, quello di Mc Solaar che, con Zarina e Manila Fazel, due cantanti afghane, che dà convinzione e verità.

Le lingue, le culture e i colori del mondo hanno sempre fatto parte delle lotte de I Muvrini. Loro sanno che ogni lingua è la più bella opera di tutti i popoli e che cantare la propria lingua non è che cantare ogni lingua del mondo, tutte le terre del mondo. Con un sottile e ingegnoso matrimonio di francese, còrso, brètone, catalano, occitanico, basco, I Muvrini cantano “Erein eta Joan-io semino e vado via” con, sempre, questo rapporto alla terra, al viaggio (conosco la più bella delle canzoni/essa unisce l’universo alle nostre case) - senza dimenticare i cori d’Oldarra o ancora, “Un sogno per vivere”, in duo con Stephan Eicher, un altro artigiano delle lingue, delle musiche, delle emozioni.

Come una voce che unisce le terre del mondo, in tutto quello che unisce i villaggi e la periferia, tutto quello che c’è di radici e delle raccolte comuni, I Muvrini leggono e cantano il grande libro dei contadini con “E il tempo va”. Dall’Algeria nel 1962 (“Baià”) dove di còrso, le valigie parlano di stesse parole. Tante storie di viaggi e d’amore.

Oggi I Muvrini sono cresciuti e si scrivono in questa musica che parla da un piccolo pezzo di mondo al mondo intero. Il suono di queste voci, di queste parole qua, non è che memoria e tradizione, e anche di fertile immaginazione. Le polifonie còrse sono sempre qua, come la lingua, come la lotta, come la fierezza e la dignità, ma sono un elemento di una stessa sinfonia, uno strumento tra quello dell’acustico, tale che la cornamusa, la viella a ruota, la fisarmonica e la kora, dove l’elettronica gli può offrire.







I Muvrini cantano il mondo (“Rifare il mondo”), la speranza (“I giorni belli”) e l’umano (“Umani”) : (Se un essere viene a cadere /hanno la fede e la forza per farlo alzare).

Fanno vent’anni che I Muvrini hanno la fede che li fanno alzare...spostare le montagne còrse. Non hanno dimenticato nulla, la vessazione, le censure e i divieti di prodursi (fino al 1984, alcuni dei loro concerti in Corsica erano vietati per ordine municipale, per “disturbo all’ordine pubblico”). In eco perpetuo a questo padre cantante di polifonia e poeta, in eco anche a tutte queste voci che hanno tessuto la cultura cantata della Corsica, Jean-François e suo fratello Alain, loro complici e compagni di strada hanno tracciato un cammino che rimane senza dubbio il più bel messaggio. Se la storia non li ha risparmiati, I Muvrini sono liberi e più niente non li trattiene quando, all’inizio degli anni 90, essi attraversano il Mediterraneo e ottengono in Francia, per prima, un successo che li rende più forti, invincibili perchè amati e riconosciuti.

20 anni, non è nulla, è un inizio, l’inizio di una bella storia al cuore degli uomini, con degli incontri e dei colori musicali. Non sono mai stati così numerosi come in questo “Umani” che parla a noi tutti e di noi tutti. Giusto (Un sogno per vivere)...Un inno di quello che è còrso nell’umano e umano nella Corsica. “Umani” è senz’altro il più aperto, il più sensibile di tutti gli album de I Muvrini. E’ giustamente perchè ci trasporta in un viaggio da una riva all’altra, da un incontro all’altro che “Umani” è un album di giusto contrasto e di confluenze.

E’ a questo titolo qua che “Umani” è ancora più còrso.

SITO MUVRINI

I MUVRINI “UMANI”
Uscita 20 agosto 2002
distribuzione EMI

 
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Bruno's
view post Posted on 18/12/2008, 19:35




Guardate un po cosa ha riuscito a fare in questo clip la diciassettenne Cecilia Cantelli di Bastia con il sottofondo di "Sarà" includendo brevi riprese di un concerto de I Muvrini di questa estate.
Compliments.

Questo è l'indirizzo:
 
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Bruno's
view post Posted on 19/12/2008, 11:30




I Muvrini: "Turneranu qui".

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Bruno's
view post Posted on 19/12/2008, 12:35




Noi... 3.

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GRAZZIE CORSICA

TUTTU MI PIACE DI TÈ
DA U MARE CÙ I SO CULORI
A E MAESTOSE CIME
DI E TO RIPUSANTI MUNTAGNI
I PAESUCCI CÙ E CASE, A TO GHJENTE.
PURU L’ANIMALI
A MISTERIOSA CUPULATTA
U FIÈRU MUVRONE, U TAMANTU CIGNALE
U GABBIANU E L’ANTRI ACELLI.
DI NUDDA MI NE VOGLIU SCURDÀ
SOLU U FUNERALE.
I MIO GHJORNI PIÙ BELLI
SÒ DA TÈ CHÌ SÒ STATI
QUANDU, PUVARELLU MA CUNTENTU
U VENTU PIANU PIANU
ACCAREZZAVA I MIO CAPELLI.
DA TÈ ANCU À LUNA
HÈ PIÙ BELLA.
U MIO CORE BATTE FORTE
QUANDO AVÀ TI SUNNIEGHJU DI NOTTE.
UN SOLU RIGRETTU
D’UN ESSE MICCA STATU
QUANDU LA PRIMA VOLTA
T’AGHJU INCUNTRATU.
MA LA MIO SFURTUNA
HÀ VINTU UNA ANTRA VOLTA.
HÈ SO STANCU D’ISSU DULORE
CH’EO MI PORTU ADDOSSU.
A STÙ PUNTU UNA MALINCUNIA
MI GHJACCIA FIN’AL’OSSI
AGHJU Ù CORE CUSÌ ANGUSCIOSU
E DI STÀTTI LUNTANU
EO MI NE SÒ STANCATU.
L’ULTIMU VIAGHJU MEIU SARÀ
PÈ TÈ CH’EO VOGHJU FÀ,
VENÌ À DITTI
GRAZZIE CORSICA
PÈ QUELLU CHÈ M’HAI INSIGNATU,
PÈ L’AMORE,
HÈ STÙ CURAGIU
CHÈ TU M’HAI DATU.
VICINU A TÒ BANDERA
PIENGHJE L’ULTIMA LACRIMA
À TÈ TENUTA
CHJODE PIANU L’OCHJI
A TEMPU À U MIO CORE
E DA TÈ
SEMPRE IN PACE
RIPUSÀ.

Montella, u 9 ghjennaghju 2002

Edited by Bruno's - 14/1/2009, 23:49
 
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Bruno's
view post Posted on 19/12/2008, 14:03




Vittoria della musica: onore alla Corsica
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Sabato 15 febbraio, la Vittoria della Musica ha premiato per la seconda volta (prima volta nel 1997), il gruppo de I Muvrini per il loro album Umani, nella categoria migliore album “World-Raggae-ragga”. Una riconoscenza che I Muvrini hanno diviso con il cantante Tiken Jah-
Fakoly. Appena uscito, “Umani”(oggi Disco d’Oro) è stato riconosciuto, dalla stampa come dal pubblico, come il migliore disco del gruppo. In questo opus, I Muvrini accolgono Mc Solaar, Stephan Eicher ma anche Luz Casal anche le cantanti afghane, Zarina e Manila Fazel. La sera della manifestazione, Jean-François Bernardini e i suoi amici hanno cantato “Je sème et je m’en vais”, in coro naturalmente ma anche in francese, basco, bretano, occitano, catalano. Quando la musica non ha frontiere....

I Muvrini allo Zènith di Parigi.
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Il gruppo de I Muvrini ha ricevuto una nuova Vittoria della Musica nella categoria di migliore album, conquistata a ex-aequo con il “rastaman” avoriano Tiken Jah-Fakoly. Una nuova consacrazione per Jean-François Bernardini che attraverso l’ultimo album "Umani" scritto con la complicità e il talento di numerosi amici tra cui Mc Solaar e Stèphan Eicher.
Una nuova pagina della storia musicale della Corsica.

Nuova Vittoria della Musica per I Muvrini
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I Muvrini vengono a ottenere una nuova vittoria, quella del talento al servizio della musica del mondo. Il gruppo còrso è stato una nuova volta consacrato sull’altare dello Zènith in Parigi con una seconda Vittoria della Musica (la prima nel 1997) nella categoria reggae/ragga/world, conquistato ex-aequo con il rastaman avoriano Tiken Jah-Fakoly, idolo della gioventù d’Abidjan. Questa ricompensa che onora la Corsica è stata rimessa a Jean-François Bernardini davanti a migliaia di fans in delirio, a presentare la serata in teatro c’erano i famosi animatori Jean-Luc Delarue e Michel Drucker. “Senza questa esigenza della verità del talento, non c’è vera vittoria”, ha dichiarato visibilmente commosso, il leader de I Muvrini sulla scena del mitico Zènith, ringraziando tutti quelli che hanno collaborato al nuovo album Umani, ai presenti, da Stèphan Eicher a Mc Solaar passando da J-B Rongiconi, l’arrangiatore, a chi era assente, Luz Casal, le cantanti afghane Zarina e Manila Fazel, a chi ha prestato la voce, al coro basco d’Oldarra. Jean-François Bernardini non ha dimenticato di ringraziare il pubblico, indicando che la musica “è il luogo dell’alleanza e dell’arricchimento”. In 20 anni, il gruppo de I Muvrini si è a poco a poco imposto come l’incontrastabile rappresentante della musica còrsa. Rinforzati con il successo del loro duo con Sting, Leatitia Casta, Jacques Dutronc o Vèronique Sanson, sono usciti l’anno scorso con il nuovo album Umani. Un’opera di creazione originale mischiando varietà di stili e canzone còrsa.
Ci si troverà dei duo inaspettati come con Mc Solaar (Jalalabad), Stèphan Eicher (Un sognu pè campà), o ancora Luz Casal (Erein eta Joan). Incrociare l’ispirazione musicale tutto preservando la bellezza della lingua còrsa, nutrirsi degli altri sempre rimanendo se stessi, è senz’altro il segreto di una riuscita oggi brillantemente confermata. In forma di regalo al pubblico dello Zènith “riscaldati” dalla febbre del sabato sera, I
Muvrini hanno offerto “Je sèm et je m’en vais” io semino e vado via (Erein eta Joan) che parla d’amore e di viaggio mischiando sottilmente
francese, còrso, bretano, catalano, occitano e basco. Una musica che parla di un piccolo pezzo di mondo, ma che riguarda tutti, eccola universale. Nel ricevere il trofeo, Jean-François Bernardini non ha mancato di ringraziare i suoi collaboratori e il suo pubblico.
Polifonie e strumenti acustici, un’armonia nuova portatrice di una grande “Vittoria”.

I Muvrini e il gusto degli altri.
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Sul cammino del gruppo I Muvrini, la questua non avrà cessato di essere fluida. Fluida come la loro musica che non ha altra ambizione che di parlare agli altri in note di spartizione e d’universalità. Fluido anche come i testi d’autore di Jean-François Bernardini, in una concezione quasi sensuale delle sillabe quando esprimono i sentimenti dell’umano. L’umano, è ben qui la pietra madre dell’edificio montata pietra su pietra dalle strade del villaggio còrso fino alla sublime scena di sabato sera allo Zènith. Di parole date in suoni rari, di musiche ispirandosi dal mondo in quello che c’è di più spaventoso e di più attraente, I Muvrini hanno fatto il loro letto al cuore di una sorgente che hanno saputo demoltiplicare con successo all’infinito degli sguardi. Il tocco magico di Jean-François Bernardini risiede in questa parte di verità che evoca musicalmente. Quando sa che quest’ultima fa innanzitutto richiamo alla chiaroveggenza di tutti che non è necessariamente che la luce di ognuno.
Se ci si accordi o no ai passi del gruppo, che ci si associa o no all’andatura, c’è in questa seconda vittoria una sorte di esultanza immensa.
Quella di aver fatto di una terra una bandiera, quello di avere anche, all’incontrario di certi, predicato le parole per sapere il vero.
Nelle retroscene dello Zènith, portati dalle telecamere delle televisioni, Umani ha tracciato le fondazioni di un altro importante sentiero.
Al più profondo delle tournèes e concerti, delle produzioni e delle uscite d’albums, un sentiero fatto di rimessa in questione permanente.
Così piccolo ma così grande.

Edited by Bruno's - 19/12/2008, 21:55
 
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Bruno's
view post Posted on 20/12/2008, 11:17




I Muvrini: votati in Francia come uomini dell'anno 1996.
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Jean-François Bernardini e I Muvrini votati in Francia come uomini dell'anno 1997.
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Jean-François Bernardini votato in Francia come uomo dell'anno 2003.
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Io ed Anna. Corsica 2007.
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Edited by Bruno's - 20/12/2008, 12:59
 
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Bruno's
view post Posted on 20/12/2008, 12:34




I Muvrini in concerto. ''ALMA'' (DVD LIVE).
Le Forest National.
Brussels, 10 di dicembre di 2005.





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Amavi la vita
e non ti rendesti conto
di perdere anche la libertà
quando ti bucasti la prima volta...
... ciao Lorena.

Bruno

 
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66 replies since 10/12/2008, 17:13   2784 views
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