Bruno Ciociola

Bruno Ciociola presenta....., ...I MUVRINI !

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Bruno's
view post Posted on 14/12/2008, 18:16 by: Bruno's







Finalmente il reportage andato in onda in Francia sul canale di France 3 Corse nel dicembre 2003.
France 3 Corse l'ha riproposto quest'anno via satellite sul loro canale "Via Stella".
Io e la mia famiglia non ci stancheremo mai di ringraziare questa fantastica troup composta da: Michèle Don Ignazi (regista), Christophe Gineste (aiuto regia), Françis Brasseur (riprese video), Christophe Mac Daniel (tecnico del suono), Salvatore Burgo (montaggio video), con i quali siamo diventati e rimasti buoni amici: Grande professionalità per l'eccezionale lavoro svolto.
... e a I Muvrini per questo onore.















Seconda parte:




Terza parte:



Quarta parte:





Quinta parte:



Sesta ed ultima parte:



Intervista a Jean-François Bernardini: traduzione in italiano.

Prima parte :

-Una sera è sbarcato qui al concerto del Casone, c’è stato qualcuno che mi ha fatto passare un testo in italiano, ho letto il testo, era firmato Bruno Ciociola, ho chiesto di chiamarlo e gli ho detto:- Lo puoi leggere?- E ha letto così il testo. –Se vuoi lo puoi leggere sul palcoscenico. -
La sera alla fine del concerto è salito sulla scena e ha letto quel bellissimo testo in un modo magnifico – Oh Corsica come ti merito-. Un testo molto bello, toccando tutto il pubblico presente e tutti noi e credo all’occorrenza che è una bella storia perché all’inizio uno sconosciuto ci fa allo stesso momento guidare dalla sua sensibilità e con la sua sensibilità sentire dietro a una parola, dietro a una lettera, dietro a un nome, qualcosa di spesso e di forte e siamo sicuri che con Bruno Ciociola non abbiamo di certo sbagliato-.


Seconda parte:

-Quello che mi ha molto toccato è questo suo contrasto, quell’universo poetico in cui vive, lo si vede, è qualcuno che vive con le parole, con delle cose fragili, molto sensibile e nello stesso tempo lavora in una fonderia.
Una volta mi raccontò che quando si lavora in fonderia, le medaglie che si ottengono sono le bruciature sulla pelle e questo mi ha molto toccato, perché ho trovato in un tempo in questo lavoro così duro, in questa violenza, in quella difficoltà, si traslocano degli spazi di poesie, di bellezze, d’amore e forse ed è per questo che vive la sua relazione con la Corsica e il suo ambiente familiare. E’ molto molto toccante la sua storia e a mio parere molto molto bella-.


Terza parte:

-Abbiamo visto Bruno a tutti i nostri concerti, abbiamo continuato a corrisponderci, abbiamo continuato ad avere contatti, mi ha mandato altri testi e poi un bel giorno mi ha spedito questo bel testo “ Aspettami ” e ho trovato molto bello anche questo. Era il momento in cui stavo preparando l’ultimo album, mi ha lasciato trascinare verso una canzone e mi sono detto, mi ispirerà qualcosa, ho io stesso scritto su questo tema qua. Ci siamo sentiti per telefono:- Sai cosa sarebbe bene, che troveresti uno studio vicino casa tua e che ci andresti per poter registrare con la tua voce il testo-. Sicuramente era intimidito, era la prima volta che entrava in uno studio di registrazione. Lui ha trovato lo studio nelle sue vicinanze. Ancora una volta ci siamo ridetti il testo per telefono, gli dicevo il modo in cui interpretarlo. -Dolce con l’emozione che tu hai nella voce. E la storia si è costruita così-.


Quarta parte:

-Quello che ci ha guidato in lui è per prima cosa la sua sensibilità, la sua forza.
Un giorno il suo cuore si è fermato qui e qui è rimasto, ama questa terra come la sua pelle e dunque è una lezione universale è qualcosa che va nei due sensi. Il fatto che sia su questo album, il fatto che qualche parola in italiano iniziano questo album è un segno, un inno al Mediterraneo. E si è fatto giustamente per l’incontro, per l’umano, per qualcuno che un giorno viene, si intrufola dietro una scena, e dice: –Fa passare questa lettera- è anche questo lo stato d’animo in cui si fa la musica, quando proteggi dei momenti così e quando li sai accogliere e bene che siamo ancora viventi.
Quanto alla Corsica, penso finchè a una terra sarà ispirato tanto amore da qualcuno che non lo è, che non è di qui è bene il segno che questa terra è ancora vivente-.

Quinta parte:

-In questo tipo, ho del male a immaginare quello che sente in fondo a lui, ma sono certo che è di una profondità estrema, perché vedo le lettere che mi scrive, i testi che lui scrive, la fedeltà che mette nel suo comportamento. E’ la musica che fa l’unione, che non si ferma alle frontiere, che sposa le lingue, che sposa al di la delle lingue, che trova che il linguaggio umano è profondamente quello che sposa tutto questo-.



 
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